Quando mi sono trasferito in questa cascina nel 2018 l’azienda disponeva già di un vigneto coltivato a Barbera e a Moscato. Deciso a portare avanti la tradizione dei contadini che sono venuti prima di me, ma in un ottica più “green”, sto passando da un’agricoltura “tradizionale” a una più sostenibile. 

Il primo obiettivo che sto conseguendo è quello di migliorare la salute del suolo, dell’aria e delle acque riducendo le lavorazioni in campo e il consumo di gasolio, ho ridotto al minimo i trattamenti fitosanitari e sto gradualmente aumentando l’impiego di fertilizzante organico. Il primo obiettivo da conseguire è l’agricoltura biologica, che sarà solo il primo step del mio percorso.

Ho impiantato da poco dei campi di nocciole, in parte per portare avanti le tradizioni agricole e le colture tipiche della zona, e in parte come omaggio ai miei professori di agraria, che mi avevano chiesto i noccioli sia all’esame di botanica che a quello di arboricoltura (e non li avevo studiati né la prima, né la seconda volta…). Li vedremo crescere insieme di anno in anno.

Ho anche impiantato alberi da frutta: mele, pere, albicocche, pesche e susine di diversa varietà, per poter mostrare ai miei ospiti quanta differenza esista nel mondo vegetale. 

Il frutteto sarà utile per momenti di didattica in fattoria, laddove ragioneremo insieme sul mondo biologico, su cosa significhi avere della frutta non trattata e su come riconoscerla.